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2014: 11th edition

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22/07/2014
Il programma dell'XI edizione
Scopriamo un nuovo pubblico
per un cinema nuovo

Quando si diventa adulti?
Le Giornate degli Autori, promosse da Anac e 100autori, realizzate nell'ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, presiedute da Roberto Barzanti e dirette da Giorgio Gosetti, entrano nella loro età adulta dopo un decennio di consenso diffuso e di affermazioni convincenti, grazie al sostegno convinto di tutti coloro che, fin dal primo anno, hanno guardato al nostro lavoro con simpatia, attenzione, rigore critico e vera partecipazione. Le istituzioni, i media, i partner e gli sponsor - certo - ma soprattutto grazie al pubblico e agli addetti ai lavori che hanno fatto della sezione autonoma e indipendente della Mostra un successo stimolante e ogni volta diverso.

Ricominciare dall'undicesima edizione significa rimettersi in gioco e questo abbiamo inteso fare con una selezione ormai storicamente "asciutta" - appena dodici film e qualche evento speciale negli undici giorni di programmazione -, una serie di iniziative mirate ai temi che le associazioni degli autori hanno ritenuto di stretta attualità, un tono generale che cerca la provocazione e la diversità. Non per il piacere di stupire e di scandalizzare, ma per rispondere alla richiesta di novità e di intelligenza che il pubblico ormai attende con insistenza dai grandi festival, per non vederli ridotti a semplice vetrina del consenso. Nel motto «scopriamo un nuovo pubblico per un cinema nuovo» c'è tutta la nostra sfida dei prossimi anni che punta a uno svecchiamento deciso dei linguaggi e delle liturgie, a un cinema "giovane" nelle intenzioni e nelle esigenze.

Tutte le opere prime delle Giornate degli Autori concorreranno al Leone del Futuro - Premio Luigi De Laurentiis per il miglior esordio di tutta la Mostra; sono confermati il Label di Europa Cinemas (Programma Media) per il miglior film europeo e il Premio Fedeora (federazione della critica euro-mediterranea) per il miglior film e il miglior esordiente. Ma da quest'anno nasce anche uno speciale riconoscimento (che sarà un autentico sondaggio tra un campione di spettatori molto particolari): il Premio Venice Days che attribuirà 20mila euro divisi equamente tra il regista vincitore e il distributore internazionale della pellicola scelta.

Un Premio del Pubblico scelto dagli spettatori accreditati alla Mostra viene invece messo in palio dal main sponsor BNL Gruppo BNP Paribas. Insieme a questo partner "storico" che ci segue fin dalla fondazione delle Giornate nel 2004, il nostro ringraziamento va alle istituzioni pubbliche (Direzione Generale Cinema del MiBACT e il Parlamento europeo) e ai soggetti privati (in prima fila il creative partner Miu Miu, la SIAE, Toscana Castelfalfi Resort, Santa Margherita) senza i quali non saremmo in grado di portare a Venezia la voce degli autori. E un grazie va ovviamente alla Fondazione La Biennale di Venezia e alla Direzione della Mostra con cui da sempre collaboriamo con lealtà pur nella nostra indipendenza.

Teniamo in modo particolare alle iniziative speciali che trovano posto nel nostro programma tra le sale del Casinò (Perla e Perla 2), il Film Market all'Hotel Excelsior e l'ormai storica Villa degli Autori che per l'occasione ha nuovamente trasformato la sua immagine e si è arricchita di nuovi spazi e servizi.
Per il terzo anno portiamo a Venezia con Miu Miu il programma "Women's Tales" dedicato alla creatività femminile con la presentazione di due cortometraggi nella giornata del 28 agosto e quattro incontri con protagoniste del cinema mondiale il 29 e 30 agosto.
Per il quinto anno, grazie alla Commissione Cultura del Parlamento europeo, a Europa Cinemas e a Cineuropa realizziamo il programma "28 Volte Cinema" che, nel segno del Premio LUX, riunisce in un inedito campus formativo 28 giovani spettatori provenienti dai 28 paesi dell'Unione Europea.
Rilanceremo la partnership con il Tribeca Film Festival, un dialogo tra due "isole della cultura" che porterà a Venezia, per il secondo anno consecutivo, un lungometraggio statunitense rivelatosi a Tribeca e che proprio alle Giornate comincia il suo percorso internazionale.
Festeggiamo il progetto speciale "100+1: cento film e un paese, l'Italia" che, lanciato dal critico Fabio Ferzetti nel 2006, si è trasformato via via in una realtà-pilota grazie alla collaborazione delle istituzioni territoriali laziali e ora, insieme alla Regione Lazio, a Istituto Luce Cinecittà e al programma "Cinema e Storia", è una iniziativa che si apre anche alla scena internazionale.

Uno speciale ringraziamento infine ai nostri media partner (Cinecittà News, Cineuropa, Fred, web radio&tv dei festival, Ciak, la 27ma Ora, pagina al femminile di Corriere.it), e ai partner tecnici: specialmente a Sub-ti (che ancora una volta rende possibile il sottotitolaggio elettronico dei nostri film), I-Club, Frame By Frame (cui si deve la nostra sigla con le musiche dei Têtes de Bois), L'Eco della Stampa, 64 Biz che cura la digitalizzazione dei nostri filmati e Immagine & Strategia (che cura tutta la nostra immagine e firma il manifesto dell'anno, a cura di Antonella e Maria Teresa Pizzetti).

La selezione
Il gioco del fil rouge appassiona ogni anno la stampa e i selezionatori, soprattutto prima che la festa cominci, quando è necessario incasellare titoli e autori ancora da scoprire. Nella realtà si cerca il buon cinema - verrebbe da dire il cinema necessario - da un'edizione all'altra, appassionandosi al percorso degli autori più amati e più legati alla nostra proposta, andando in cerca di nuovi talenti, accompagnando il coraggio e le sfide diverse di registi famosi. Il programma si compone allora sulla base della migliore offerta, della possibilità reale, talvolta della fortuna e dell'azzardo. Capita così che, con le dovute eccezioni, la selezione 2014 delle Giornate punti specialmente sulle mille facce della gioventù attuale e sul modo in cui autori adulti cercano di raccontarla, di captarne l'inquietudine, la rabbia, il disagio e le attese. Capita così che abbiamo scelto la strada della provocazione e dell'eccesso per illuminare un cinema che in tutto il mondo fotografa una trasformazione profonda della società. Capita che abbiamo forzato all'estremo l'identità del nostro brand verso la ricerca da un lato e l'intrattenimento intelligente dall'altro. Se il cinema deve essere l'istantanea del tempo scattata in anticipo, grazie alla sensibilità degli artisti, allora ci auguriamo che questa selezione restituisca al festival - che del resto sembra muoversi sulla stessa linea d'onda con diversa sensibilità - il piacere della scoperta.
Da sempre crediamo di dover svolgere un ruolo complementare rispetto alla Mostra, in una leale competizione che aumenti le possibilità e le occasioni di trovare un cinema nuovo e vitale. Ancora una volta vorremmo essere giudicati per questo.

I numeri delle Giornate
Tra gennaio e luglio abbiamo ricevuto 678 lungometraggi, ma aggiungendo festival e mercati il numero dei film visionati sale a circa 1.350. Alla fine abbiamo scelto 20 film, di cui 6 opere prime e 3 cortometraggi, provenienti da 12 paesi.
Organizzeremo 14 incontri all'Hotel Excelsior e alla Villa degli Autori e collaboreranno con noi 14 volontari del Dams di Bologna e dello Iulm di Milano. Alla Villa serviremo 1.100 pasti mettendo in tavola oltre 600 bottiglie di vino, spumante italiano, birra e grappa, organizzeremo la prima deliberazione di giuria in diretta streaming nella storia dei festival cinematografici, inviteremo i registi esordienti di Biennale College, offriremo al campus di "28 Volte Cinema" tre laboratori di formazione e sei incontri con registi e addetti ai lavori.

Il Premio Venice Days
Gli autori non premiano gli autori: è un principio che ha sempre guidato il nostro lavoro e a cui non deroghiamo neppure nell'anno in cui istituiamo il Premio Venice Days. Nessuna giuria tradizionale in campo, nessun rituale consueto. Vogliamo invece che sia il pubblico - per quanto si tratti di un campione accuratamente selezionato e internazionale - a prendere in mano il senso stesso di un riconoscimento, facendone oggetto di riflessione e dibattito. Proprio ciò che a nostro avviso si è perso nella tradizione delle grandi rassegne e che va invece riconquistato come strumento per costruire una nuova platea di spettatori appassionati. Così i giurati del Premio Venice Days saranno i 28 ragazzi di "28 Volte Cinema": competenti, motivati, diversi per sensibilità e formazione e chiamati a dibattere per 10 giorni, attraverso il confronto con i film della nostra selezione, sul senso del cinema di oggi, sul lavoro degli artisti e sul valore di ogni pellicola, sia essa firmata da un esordiente o da un autore consacrato. Per stimolarli, guidarli, dialogare con loro abbiamo voluto un Presidente di giuria scelto tra i professionisti internazionali più stimati e un direttore di festival che farà le veci di un vero e proprio tutor organizzando i lavori della giuria. Siamo convinti che le fasi preparatorie e la discussione finale che porterà al verdetto e che sarà pubblica - vi potranno assistere sia quanti saranno alla Villa degli Autori la mattina del 5 settembre, sia quanti vorranno collegarsi in diretta streaming - saranno inedite occasioni di confronto sui film, una vera e propria lezione di cinema da cui far emergere una scelta, magari irrituale, ma non per questo meno professionale e qualificata.
Al vincitore del Premio Venice Days verrà consegnato un assegno di 20mila euro da dividere in parti uguali tra il regista del film e il suo venditore internazionale. Pensiamo si tratti di un sostegno concreto sia alla creatività dell'autore che alla visibilità nel mondo dell'opera così segnalata dalle Giornate.

Personaggi in Villa
Il glamour non è il nostro mestiere e sul nostro ideale tappeto rosso si vola con uno skateboard o si cammina per andare fino alla sala, il luogo più bello del mondo in cui scoprire il grande cinema di domani. Eppure, grazie alla fiducia di produttori, autori e distributori, è già lunga la lista dei personaggi di spicco che saranno con noi quest'anno: Jeanne Balibar, Barbora Bobulova, Nicolas Bouchaud, Laurent Cantet, Sandra Ceccarelli, Shawn Christensen, Roberto Citran, Alex De la Iglesia, Ivano De Matteo, Guillaume De Tonquédec, Felice Farina, Iaia Forte, Alessandro Gassmann, Claudio Giovannesi, Christophe Honoré, Kim Ki-duk, Esteban Lamothe, Luigi Lo Cascio, Alina Marazzi, Pietro Marcello, i Masbedo, Giovanna Mezzogiorno, Leonardo Padura Fuentes, Francesco Pannofino, Jorge Perugorría, Giovanni Piperno, Costanza Quatriglio, Paola Randi, Alice Rohrwacher, Emmy Rossum, Maya Sansa, Raymond Thiry, Filippo Timi, Jorge Valdano, Lambert Wilson.
Ma la lista è destinata naturalmente ad allungarsi perché da sempre la Villa degli Autori è il luogo d'incontro di quanti, giunti alla Mostra, trovano nel nostro giardino il loro "posto delle fragole".



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